Lettera di un adolescente ai suoi genitori

Sono Michela Barucco, Counselor Bioenergetica Gestaltica, e propongo percorsi individuali di Counseling per bambini, adolescenti e genitori

“Caro Genitore, Questa è la lettera che vorrei poterti scrivere. Questo conflitto in cui siamo, ora: io ne ho bisogno. Ho bisogno di questa lotta. Non te lo posso dire perché non ho le parole per farlo e comunque quello che direi non avrebbe senso. Ma io ho bisogno di questa lotta. Disperatamente.
Ho bisogno di odiarti ora, e ho bisogno che tu sopravviva a questo odio. Ho bisogno che tu sopravviva al mio odiarti e al tuo odiarmi. Ho bisogno di questo conflitto anche se pure io lo detesto.
Non importa neanche su cosa stiamo litigando: l’ora di rientro a casa, i compiti, i vestiti sporchi, la mia stanza incasinata, uscire, restare a casa, andare via di casa, vivere in famiglia, il ragazzo, la ragazza, non avere amici, avere cattivi amici. Non importa.

Ho bisogno di lottare con te su queste cose e ho bisogno che tu lo faccia con me. Ho disperatamente bisogno che tu tenga l’altro capo della corda. Che ti ci aggrappi forte mentre io strattono il capo dalla mia parte, mentre cerco di trovare appigli per vivere questo mondo nuovo a cui sento di affacciarmi.
Prima sapevo chi ero io, chi eri tu, chi eravamo noi. Ma ora, non lo so più. In questo momento sto cercando i miei confini, e a volte riesco a trovarli solo quando tiro questa fune. Quando spingo tutto quello che conoscevo al suo limite. Allora io mi sento di esistere, e per un minuto riesco a respirare.

E lo so che ti manca tantissimo il bambino dolce che ero. Lo so, perché manca anche a me quel bambino, e a volte questa nostalgia è quello che mi rende tutto doloroso. 
Ho bisogno di questa lotta e ho bisogno di vedere che, non importa quanto terribili o esagerati siano i miei sentimenti, non distruggeranno me, né te. Ho bisogno che tu mi ami anche quando sono cattivo, anche quando sembra che io non ti ami.
Ho bisogno che tu ami te stesso, e me, che tu ci ami entrambi e per conto di tutti e due. Lo so che fa male essere antipatici, avere etichette di quello sbagliato. Anche io provo la stessa cosa dentro, ma ho bisogno che tu lo tolleri, e che ti faccia aiutare da altri adulti per farlo. Perché io non posso in questo momento. Se vuoi stare insieme ai tuoi amici adulti e fare un “gruppo-di-mutuo-supporto-per-sopravvivere-al-tuo-adolescente”, fa’ pure. O parlare di me alle mie spalle, non ho problemi. Basta che non rinunci a me, che non rinunci a questo conflitto. Ne ho bisogno.

Questo è il conflitto che mi insegnerà che la mia ombra non è più grande della mia luce. Questo è il conflitto che mi insegnerà che i sentimenti negativi non significano la fine di una relazione. Questo è il conflitto che mi insegnerà come ascoltare me stesso, anche quando sono una delusione per gli altri. E questo conflitto particolare, finirà. Come ogni tempesta, verrà spazzata via. E io dimenticherò, e tu dimenticherai. E poi tornerà da capo. E io avrò bisogno che tu regga la corda di nuovo. Di nuovo e di nuovo, per anni.
Lo so che per te non c’è nulla di soddisfacente in questa situazione. Lo so che probabilmente non ti ringrazierò mai per questo, o neanche te ne riconoscerò il merito. Anzi probabilmente ti criticherò per tutto questo duro lavoro. Sembrerà che niente di quello che fai sia mai abbastanza. Eppure, io faccio affidamento interamente sulla tua capacità di restare in questo conflitto.
Non importa quanto io polemizzi, non importa quanto io mi lamenti. Non importa quanto mi chiuda in silenzio. Ti prego, resta dall’altro capo della fune. E io lo so che stai facendo il lavoro più importante che qualcuno possa mai fare per me in questo momento.
Con amore, il tuo adolescente.”

© 2015 Gretchen L Schmelzer PhD Testo originale: The Letter Your Teenager Can’t Write You

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